La curiosità, un potenziale da scoprire

Come mai la curiosità è giudicata, secondo gli studi più recenti, un prezioso attivatore di motivazione? Addirittura sembra un elemento imprescindibile quale polo di attrazione per le nuove risorse e per evitare un clima di insoddisfazione nei luoghi di lavoro.
Cosa intendiamo per curiosità? Voglia di accrescere il proprio sapere o la propria esperienza; piacere del conoscere. Deriva dal latino CURA- intesa come sollecitudine- attivo nell’indagare- una emozione che attiva una irrequietezza che si placa cercando di sapere. Secondo l’università della North Carolina (GREENSBORO) la curiosità è fondamentale perché motiva la specie umana ad imparare. Viene annoverata fra le emozioni più esplorate dalle neuroscienze ma pare sia un’emozione culturalmente connotata- cioè espresso in modo diverso da un capo all’altro del mondo. Vi sono diversi studi che cercano di catturare le espressioni facciali ed i gesti per connotare al meglio questa emozione. Ricercare nuove informazioni ed essere portati a nuove esperienze pare essere un driver imprescindibile per la vitalità dell’impresa e delle risorse.

Career coaching e la curiosità.

Uno skill utilissimo da possedere è la curiosità e questa non abita sono nella persona ma deve in qualche modo essere una linfa che attraversa il sistema azienda. Studi recenti hanno infatti dimostrato che le persone più curiose maggiormente motivati e produttivi. La curiosità è un attivatore di Business trasversale. Il career coach professionista ha pertanto un compito importante nel ricercare la curiosità fra i talenti e soprattutto l’abilità nel cercare di attivarla e di sostenerla. L’intelligenza emotiva è fra le competenze cardine del career coach secondo il manuale “Career Coaching- l’estrattore del potenziale aziendale e personale” 78Edizoni-Padova. Infatti la curiosità viene annoverata fra le skill nei manager, perché è sintomo di creatività, di attitudine al problem solving e di intellegibilità dei dati. Se un’impresa è attiva nell’emozione della curiosità ed è allineata con il proprio sistema evolutivo riesce a restare attrattiva verso i nuovi talenti e anche di stimolo per le risorse attualmente impiegate all’interno dell’organizzazione.

L’attitudine all’emozione della curiosità è un valore da ricercare con il career coach

Com’ è noto la forte immissione di stress nel sistema azienda, nei manager e nelle risorse è un fattore a rischio da tenere spesso monitorato. Si tratta di quei campanelli d’allarme che se sono spesso attivi diventano poi campane insopportabili e fanno fuggire i talenti e le risorse. Cosa si fa quando una persona si dimette? Si cerca di sostituirla collocando la nuova figura nello stesso ufficiodella precedente. Occorrerebbe prima effettuare un “sound bell test”. Diventa imprescindibile comprendere se in quell’ufficio il rumore delle campane è assordante oppure no. Test valutativi che il career coach specializzato sa condurre con discrezione e precisione. Certamente lo stress è anche positivo ed è giusto che esista ed è proprio in questo ambito che l’emozione della curiosità svolge egregiamente il suo dovere. L’ansia e la tensione, se accompagnate da una sana curiosità attivano la disponibilità delle risorse ad accogliere le innovazioni eliminando pensieri negativi. Da tener sotto controllo è l’attività morbosa come il pettegolezzo ma in questo caso non si parla già più di curiosità ma bensì si entra nel settore della maldicenza. Una pericolosa skill da tenere ben sorvegliata.

“Attiva le energie, libera le risorse! I tuoi valori e i tuoi talenti convogliati in un flusso di pensiero trascendente ti porteranno ai tuoi obiettivi.”

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