Career Coaching e il leader gentile

In questo periodo si sente spesso parlare del “leader gentile” e vi sono teorie molto interessanti in cui professori universitari si sono interrogai su alcuni aspetti che dovrebbero caratterizzare la leadership nell’ambiente lavorativo.
Uno dei motivi che spinge la riflessione su questi temi è certamente l’effetto della pandemia fin ora vissuta e la crisi socio-relazionale che ha creato. Inoltre non è trascurabile la profonda riflessione che gran parte dei lavoratori hanno fatto relativamente al proprio lavoro. Quante persone si sono interrogate sul loro futuro e sul benessere che respirano nell’ambiente di lavoro? Ne conosco tante che sono in crisi e conosco tanti manager e imprenditori che si interrogano su come migliorare lo status dei loro collaboratori.
Queste domande in un periodo lavorativo così complesso non hanno facili risposte e chiudere il cerchio mettendo in campo azioni concrete che vadano al di là dell’aspetto di “fare qualcosa per salvare la faccia” diventa molto difficile.

Quali strumenti ha a disposizione il career coach?

La leadership gentile prevede, fra le caratteristiche, una capacità di ascolto profondo e potente che i manager dovrebbero saper esercitare con cura ed attenzione. L’ascolto attivo e profondo non è uno slogan da sbandierare ma è una competenza da esercitare anche perché l’attivazione di tale risorsa non solo produce benefici verso i collaboratori ma innesca anche una capacità di condensare le informazioni ricevute e di saper poi prendere le decisioni migliori. Il career coach in modo particolare potrebbe aiutare il board aziendale a riattivare la capacità di “auscultare” le dinamiche aziendali e di team per viverle e comprenderle come realmente sono. Molti infatti si affidano a frasi come “abbiamo sempre fatto così” oppure “le scelte degli anni scorsi ci hanno sempre premiato”. Come è possibile attivare un percorso di analisi su queste frasi fatte che sia davvero efficace? Le scelte fatte nel passato non sono obbligatoriamente errate o da ripensare tout court ma forse sono semplicemente da rivedere in chiave evolutiva mantenendo un profondo allineamento con i successi aziendali trascorsi.

Allineare la comunicazione e l’empatia per una auto-gestione dei conflitti

La chiave di volta che un professionista del career coaching può mettere in campo e l’allineamento del potenziale delle risorse interne valorizzandole e dando una nuova energia alle mansioni e al mondo di svolgerle attraverso sessioni specifiche di Team Career Coaching. Dal punto di vista manageriale, oltre all’ascolto attivo occorre mettere in campo doti come l’Empatia, la gentilezza e saper attivare una capacità comunicativa che ispira positività e fiducia. Come si può notare questi aspetti valoriali sono materia principale del career coaching e della metodologia, come riportato nel mio manuale “Career Coaching- l’estrattore del potenziale aziendale” 78 Edizioni-Padova. Quando si procede attraverso un allineamento valoriale e dei talenti che può essere svolto anche in team, si stimola attivamente l’intelligenza emotiva ed in modo particolari skill come il problem solving e l’empatia che sono fonti importantissime per allineare il sistema azienda. L’azienda è davvero un insieme di persone che trasmettono e ricevono emozioni ed in questo circuito occorre saper innescare una spirale Virtuosa evitando la negatività.

“Attiva le energie, libera le risorse! I tuoi valori e i tuoi talenti convogliati in un flusso di pensiero trascendente ti porteranno ai tuoi obiettivi.”

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